Nina Wähä – Il testamento

211

Editore Carbonio / Collana Cielo stellato
Anno 2023
Genere Giallo
424 pagine – brossura e epub
Traduzione di Stefania Forlani


I segreti, i rancori, le speranze, le disillusioni, la tristezza e la depressione tipica delle piccole e chiuse comunità. Tutto questo racconta “Il testamento”, romanzo psicologico e sociale della Wähä bravissima a restituire al lettore anche la più piccola sfumatura di una ambientazione naturale e stanziale che finisce, inevitabilmente, per diventare un vero e proprio stato d’animo.
E sì, perché Rovaniemi, nella Lapponia più lontana e arcaica, in questo libro, lontanissima dall’essere la meta turistica in cui poter incontrare Babbo Natale, è poco più che una terra desolata, dove palazzoni grigi e bruttissimi (e non baite colorate e addobbate di stelle filanti) sono abitati da persone in preda alla solitudine e alla depressione, il cui unico sostegno morale e spirituale è dato dall’enorme quantità di alcool che trangugiano ogni giorno.

Qui, in questa parte della Scandinavia, lontana anni luce dal glamour e dal fascino dell’altra Scandinavia, quella di città turistiche e vezzose come Copenaghen e Stoccolma la famiglia di Pentti e Siri cercano di sbarcare il lunario all’interno di una fattoria la cui cura e dedizione non potrà mai dare i raccolti e i frutti sperati dato che la ruvida e ingenerosa terra di Lapponia non lo permetterà mai. Eppure la coppia di sposi, proprio in quella terra impervia e nella loro proprietà povera e desolata, mette al mondo dodici figli e li cresce tra privazioni e punizioni, feste di famiglia e apparente concessione di libertà, ipocrisia e regole ferree.
Un microcosmo dove si intrecciano vite e storie all’interno di un altro microcosmo locale isolato e triste a sua volta inserito nel microcosmo regionale lappone di una Finlandia che nei ruggenti anni Ottanta del Novecento appare invece più isolata e non partecipativa che mai del progresso e del benessere del resto del mondo.
E tutto questo finirà, inevitabilmente, per influire e influenzare ogni singolo membro della famiglia della romita fattoria lappone.

Wähä è straordinariamente brava a riprodurre ogni stato d’animo dei personaggi narrati in questa storia, dei loro sogni, dei loro desideri e dei loro terribili segreti e insieme a ridare in pagine di straordinaria intensità una Scandinavia finalmente reale e realistica, remota e ancestrale, spaventosa e insieme affascinante e a farlo con uno stile asciutto e ficcante assolutamente perfetto per un giallo sociale “da brividi”.

Antonia del Sambro


Lo scrittore:
Nina Wähä, svedese, classe 1979, ex cantante e attrice, insegna scrittura creativa e lavora come editor freelance. Il testamento è il suo terzo romanzo. Tradotto in numerose lingue, ha venduto più di 120.000 copie. È stato selezionato per diversi premi letterari, tra cui l’August Prize, il Norrland’s Literature Prize, il Tidningen Vi’s Literature Prize, e ha ricevuto il premio letterario della Radio svedese. L’edizione francese è stata nominata al Prix Femina Étranger.