Alessandro Robecchi – Pesci piccoli

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Editore Sellerio Editore Palermo
Anno 2024
Genere Giallo
448 pagine – brossura e ebook


Conosciamo bene e da tempo Carlo Monterossi, scapolo ultraquarantenne, persona che se la cava bene finanziariamente, vive di lusso in uno splendido appartamento a Porta Venezia, sotto l’ala benevola e protettrice della governante, cuoca provetta e tata amorevole, Katrina. E spesso con la fastosa e calorosa presenza notturna di una compagna, Bianca, bella e raziocinante collega. Il tutto come sempre circonfuso dal suadente profumo di uno splendido (e costosissimo) whisky giapponese e accompagnato dalla poetica e indimenticabile armonia di Bob Dylan.

Quindi nessuna presentazione, ma passiamo all’attualità del romanzo: Milano, maggio e giugno 2023.
Non avevamo ancora fatto cenno alla doppia vita di Monterossi, né ai possibili incroci su strade parallele che lo costringono spesso ad andare a cacciarsi in svariate complicate faccende magari senza capo né coda. Eh già, perché la coda di paglia dovuta alla redditizia fama di famoso autore televisivo bello, ricco e viziato, creatore di Crazy Love, svettante emblema dei tempi nuovi dalla lacrima facile, un programma spazzatura, fatto di bieco cinismo e pura speculazione, l’ha spinto, per ripulirsi almeno moralmente, ad associarsi e collaborare con gli amici detective della Sistemi Integrati (agenzia investigativa non ufficiale), Oscar Falcone e Agatina Cirrielli per trovare la soluzione in casi umani e criminali.
E talvolta a testimoniare e offrire attenzione anche a due vecchi amici sovraintendenti in polizia. (sempre lontani loro della luce dei riflettori). Troppo da fare? Forse.
Con “Pesci piccoli”, tanto per cominciare, Robecchi dovrà mettere nel carniere, un miracolo, un furto e un pugno di piccoli casi polizieschi. Che vi dicevo, peggio per lui!

Andiamo con ordine e partiamo dal miracolo: un’imperdibile occasione per le affamate fauci di Crazy Love. E Flora De Pisis, divina regina dell’italiota commerciale Tv, l’icona nazional/televisiva dovrà convincere, praticamente con la forza, un peggio che riottoso Monterossi a recarsi a Zelo Surrigone, paesino di duemila anime, solo campi poco lontano dalla metropoli dove da tempo ormai il prestante con addominali da paura, ex prete 40enne, per i fedeli ancora don Vincenzo (Delli Frati), e Anna Taranti la sua affascinante (con l’aiuto del bisturi del chirurgo estetico) collaboratrice la ex pornostar anni Novanta, ricevono sogni giorno sempre più visitatori e donazioni in denaro sotto al portico di una villetta dove la corona di spine del loro crocifisso di legno ogni tanto s’illumina. Senza spiegazione o motivo. Ma e non solo perché gira già la voce che alcuni malati siano guariti. Monterossi dovrebbe fare un sopralluogo in previsione di una puntata da sballo, meglio se addirittura con un miracolo in diretta.

Contemporaneamente, l’ingegner Benaldi manager della IGO, Italiana Grandi Opere, un impero mondiale delle costruzioni, vuole il supporto investigativo della Sistemi Integrati: la sua azienda ha subìto uno strano furto, soldi, documenti, una pennetta usb. Materiale a suo dire che scotta… L’allarme ha suonato, il guardiano è accorso, ma il ladro è fuggito e doveva conoscere bene il sistema perché ha evitato le telecamere…
Il tutto mentre i poliziotti Ghezzi e Carella ingabbiati in una caccia solo a pesci piccoli, devono smaltire tutta una serie di denunce per reati minori (sono dodici e più), correre dietro a poveracci che campano di espedienti e spesso compiono piccoli crimini o violano qualche legge, confrontandosi con una piccola malavita di sopravvivenza, ma più spesso con storie che trasudano solo disperazione.

Una strana vita quella del mitico Carlo Monterossi – uomo dotato di fine umorismo, intelligente, intuitivo, di successo iper privilegiato e allo stesso tempo generoso detective dilettante, che consente ad Alessandro Robecchi di scrivere storie particolari che rimandano idealmente a un vice Scerbanenco. Storie che coniugando la realtà con l’ immaginario, lo costringono a vivere vite altrui, porgendo aiuto a personaggi indifesi e sognatori, quali Teresa, piccola donna delle pulizie la cui essenza cristallina, unita alla naturale simpatia, lo coinvolge, concorrendo a mettere sottosopra le sue abitudini.

Conoscendolo da anni sappiamo che la vecchia storia di Carlo con Bianca è una piacevole routine, qualcosa che lo fa star bene, ma comunque lei è pur sempre creatura di Flora grande dirigente della danza della Merda della super TV commerciale , di un mondo dal quale Carlo vorrebbe fuggire ma del quale gode i frutti. Avvelenati? Sì!
Certo è che la piccola dura realtà di Teresa lo metterà a confronto con altri problemi, terra terra ma palpabili. Finalmente le sue scelte tattiche potrebbero servire a qualcosa di buono? Anche se non vuole ammetterlo, sarà solo un vento di donchisciottismo… non può durare. Ha ragione Bianca a farglielo notare davanti a una bottiglia di Ribolla Gialla. E tuttavia lui andrà avanti e francamente evviva se prima di tornare tra i ranghi qualcosa di buono potrà comunque saltare fuori.

Ancora una storia compiuta e allegramente giallo noir come è buona regola per Robecchi, la decima avventura di Monterossi tornato da poco in televisione su Prime Video interpretato da Fabrizio Bentivoglio. E un applauso al titolo e alla copertina (con il pesce grande che mangia pesce piccolo) legato agli sfigati poliziotti Ghezzi e Carella, tragicomico fil rouge della storia condannati sempre a perdersi dietro ai piccoli delinquenti, lasciando lavorare tranquilli i grossi e marci criminali.

Patrizia Debicke


Lo scrittore:
Alessandro Robecchi scrive per vari giornali, per la tivù e per il teatro. È stato editorialista di «Il manifesto» e una delle firme di «Cuore». È tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza. È stato critico musicale per «L’Unità» e per «Il Mucchio Selvaggio». In radio è stato direttore dei programmi di Radio Popolare, firmando per cinque anni la striscia satirica Piovono pietre (Premio Viareggio per la satira politica 2001). Ha fondato e diretto il mensile gratuito «Urban». Attualmente scrive su «Il Fatto Quotidiano», «Pagina99» e «Micromega». Ha scritto: Manu Chao, musica y libertad (Sperling & Kupfer, 2001) tradotto in cinque lingue, e Piovono pietre. Cronache marziane da un paese assurdo (Laterza, 2011). Tra i suoi libri, tutti editi con Sellerio, si ricordano: Questa non è una canzone d’amore (2014), Dove sei stanotte (2015), Di rabbia e di vento (2016), Torto marcio (2017), Follia maggiore (2018), I tempi nuovi (Sellerio 2019), I cerchi nell’acqua (2020), Flora (2021), Una piccola questione di cuore (2022) e Pesci piccoli (2024).