Piergiorgio Pulixi – Per un’ora d’amore

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Editore Rizzoli / Collana NeroRizzoli
Anno 2024
Genere Noir
pagine – brossura e ebook


A Milano, Maria Donata è stata uccisa con indosso un vestito da sposa non della sua misura. Il padre, Italo, ha lasciato i suoi vigneti e i suoi campi in Sardegna per stare con Pippo, il figlio di 4 anni che Maria Donata stava crescendo da sola, dopo aver chiuso una tempestosa e infelice relazione. Nonostante i sospetti sul compagno, l’assassino non è stato trovato, e le indagini sono a un punto morto. Italo, devoto al nipotino e ai suoi doveri di custodia del bambino, si batte perchè riprendano. Non ha desideri di vendetta, è un uomo semplice e integro. Ma vuole sapere, e vuole poterlo dire un giorno al nipote.

Sono passati 8 mesi, dal delitto, e intanto a Milano c’è una recrudescenza di violenza sulle donne: talora occasionale, ma più spesso concertata e deliberata, pianificata anche con una certa abilità. Al punto che le forze dell’ordine devono fare doppi e tripli turni per cercare di assicurare protezione alle donne che sono state minacciate e per le quali si teme, se non la morte, attacchi feroci, sfregi, deturpazioni.
Nonostante gli sforzi, il numero delle violenze e delle vittime si accumula e cresce, insieme alla preoccupazione di non riuscire a prendere il, o i responsabili.
Il vice questore Strega, che i lettori di Pulixi già conoscono e sicuramente adorano, il professore di criminologia dal passato inconfessabile, è tornato dopo aver trascorso un mese su una “carretta del mare” con i migranti. E al suo ritorno la sua città lo accoglie con altri orrori. Che affronta con la sua nota abilità, cercando anche questa volta di unire i puntini trovando la trama e il senso che si nasconde dietro ai delitti.
Strega ricompone la sua squadra, cercando di oltrepassare le difficoltà che si sono create in indagini precedenti, e si mette al lavoro.

Noi lettori passiamo da una zona all’altra di Milano e della periferia, una Milano novembrina triste, piovosa, fredda all’interno come all’esterno. Seguiamo Italo e Pippo nelle loro quotidianità, ma anche l’ispettore Bepi Pavan che lotta contro una fame incontenibile, Eva Croce che sta uscendo a fatica da un dolore che pensava non avrebbe mai superato, Clara Pontecorvo che si sente complessata per la sua altezza, e Marina, la cui ambiguità stende un’ombra su tutto il racconto e sui fatti. E poi all’improvviso ci troviamo in Sardegna, con Mara Rais, tornata a Cagliari dopo il contrasto con
Strega, convinta a indagare sul passato di Maria Donata, che ha vissuto e lavorato in Sardegna per parecchi anni prima di approdare a Milano.
Noi lettori per primi speriamo che ci sia un legame tra l’assassinio di Maria Donata e le altre violenze. E speriamo vivamente che gli “odiatori” vengano trovati e tolti dalla circolazione.

Qui la presentazione dell’incontro a cura di Cecilia Lavopa

Ci è chiaro da che parte sta Pulixi. Non c’è mai neanche la lontana tentazione di attribuire alle donne anche solo una briciola di responsabilità nelle violenze che subiscono. Non c’è mai nemmeno l’ombra di una giustificazione per gli uomini che quelle violenze le pensano, le organizzano, le programmano e poi le condividono orgogliosi su siti ad accesso chiuso. Non c’è nessuna condiscendenza verso le ragioni che spingono quei maschi ad essere ostili e offesi dal cammino delle donne verso la parità. E c’è rispetto nei confronti delle donne, della loro lotta per una vera uguaglianza di diritti e opportunità.

E nonostante questa chiara presa di posizione, Pulixi continua a trattare i suoi personaggi con affetto e tenerezza. Personaggi belli perché veri, compiuti e complessi e ambigui e anche contraddittori, come siamo tutti noi esseri umani. Personaggi fragili e impauriti, bisognosi di attenzione, ma anche coraggiosi e determinati. Personaggi profondamente umani.
Eppure anche i colpevoli sono visti da Pulixi con umanità, che il male non è appannaggio di pochi mentre gli altri ne sono esenti, ma qualcosa che tutti conosciamo, da cui però si può scegliere di non farsi dominare.

Emerge da questa indagine il senso profondo che la giustizia sia un dovere etico e sociale di tutti. Ma che deve sempre essere accompagnata dall’amore: di cui c’è bisogno per molto più di un’ora, e non solo per le donne.

Anna Da Re


Lo scrittore:
Piergiorgio Pulixi, nato a Cagliari nel 1982, ha pubblicato Perdas de Fogu (Edizioni E/O 2008), L’albero dei Microchip (Edizioni Ambiente 2009), Donne a perdere (Edizioni E/O 2010) e la serie poliziesca iniziata con Una brutta storia (Edizioni E/O 2012) e La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014).