Giancarlo Vitagliano – Quando cala la nebbia

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Editore Homo Scrivens / Collana Gatti neri e vicoli bui
Anno 2024
Genere Giallo
232 pagine – brossura


Certi libri ti capitano tra le mani per caso, senza premeditazione, senza neppure un valido motivo apparente… ti ritrovi, semplicemente, a leggerli e, una volta conclusi, ti lasciano in bocca una sgradevole amarezza. Certi libri non li scegli, non sai neppure se ti sia piaciuto leggerli o no… sai solo che sono loro a scegliere te per lasciarti dentro un messaggio. Credo sia stato così anche per “Quando cala la nebbia”, l’ultimo giallo di Giancarlo Vitagliano (Homo Scrivens 2024) con protagonista il criminologo Milo Severi: ammetto che non conoscevo affatto i romanzi precedenti della serie, questo romanzo mi è capitato in mano quasi per caso e, al netto delle mie opinabilissime valutazioni su pregi e difetti, ancora non so quale fosse il messaggio recondito destinato a me, ma so che continuano a tornarmi in mente scene, stralci, atmosfere del romanzo, anche a distanza di giorni da quando ho terminato la lettura… e se non è buon segno questo…!

Milo Severi sta uscendo da una scottatura sentimentale quando, riemergendo da una forzata convalescenza affettiva, ritrova sul telefono una strana chiamata della sua ex, Vittoria Sensali. Lungi dal voler far rivivere vecchie passioni, la ragazza ha bisogno dell’aiuto del criminologo: sua sorella Nadia è morta mentre era al lavoro in uno stabilimento e tutti sono propensi ad associare il caso alla tipica morte bianca, una delle troppe cui siamo oramai costretti ad assistere. Tuttavia Vittoria non è persuasa e infatti i suoi sospetti sembrano trovare conferma in alcuni strani messaggi ricevuti da Nadia prima di morire. Che qualcuno l’abbia uccisa? Ma chi mai potrebbe aver voluto fare del male a una ragazza così tranquilla, tutta casa e lavoro? Per Milo scoprire la verità su quella strana morte diventa un imperativo categorico, ma per riuscire nel suo intento gli è indispensabile l’aiuto e il supporto dei suoi unici due amici, il carabiniere Giorgio e la magistrata Clelia. Tuttavia, nonostante la bravura degli investigatori, non mancheranno ostacoli e false piste.

Leggendo questo romanzo di Vitagliano si ha quasi l’impressione – per la verità ingannevole – di avere a che fare con concetti semplici, lineari, strutture note, contesti conosciuti. Ebbene, sì, le strutture sono effettivamente note – la famiglia tradizionale, lo stabilimento -, dinamiche già viste, contesti usuali perché afferenti alla quotidianità di ciascuno – ma quanto ai contenuti e ai concetti elaborati, questo giallo nasconde una grande complessità, difficile da dipanare anche a romanzo concluso. E appare chiaro, quindi, anche l’intento dell’autore: elaborare una storia complessa costruendole attorno un contesto noto, partendo da pochi personaggi ben introdotti e da un fatto non difficile da reperire nella cronaca di un qualunque giornale.

E forse è proprio questo il segreto che rende “Quando cala la nebbia” un buon libro: la lettura è facilitata dalla familiarità della situazione, dall’assenza di assembramenti di personaggi e – non da ultimo – dalla bellezza dei luoghi (Napoli è qui comprimaria perfetta, misteriosa, eterea e magica); il lettore è, così, spinto a immedesimarsi in ciò che sta leggendo, a figurarsi gli accadimenti, a fare suoi i contenuti e i messaggi che l’autore vuole trasmettere. E se ancora non bastasse, il racconto in prima persona, la delicatezza dei temi trattati e una buona dose di empatia fanno il resto.
“Quando cala la nebbia” è una buona lettura, introspettiva al punto giusto, con un’attenzione particolare al risvolto sociale e relazionale tra individui legati da rapporti diversi, primo fra tutti l’amicizia.

Rossella Lazzari


Lo scrittore:
Giancarlo Vitagliano vive a Napoli con la moglie, due figlie e un cane. Dopo aver frequentato il Liceo Classico si è laureato in Medicina ed è cardiologo presso il più grande ospedale del sud. Appassionato di libri, fumetti, cinema, musica e moto, da alcuni anni ha smesso di fantasticare soltanto e ha deciso di scrivere le storie che gli nascono in mente. E’ Direttore Artistico della rivista letteraria online EDGAR che si occupa del Pulp, edita dalla Homo Scrivens (https://www.homoscrivens.it/)