Divier Nelli – Il giorno degli orchi

1789

Editore Guanda Collana Prosa contemporanea
Anno 2017
Genere noir
176 pagine – brossura

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“Il giorno degli orchi” è un giorno in una famiglia come tante, indaffarata e gravata dalle solite tensioni, dove il tempo da dedicare gli uni agli altri è risicato. In questo sbiadito quieto vivere accade di non cogliere i segnali nascosti nei silenzi o in uno sguardo basso. Ma distrarsi non si può.

Distrarsi non si deve, perché Aurora, Vieri e Leonardo, i giovani protagonisti del romanzo, potrebbero essere quei ragazzi che vediamo andare a scuola ogni mattina con passo strascicato, l’aria strafottente e il cellulare sempre tra le mani. Magari vanno allo stesso liceo dei nostri figli e fanno la strada insieme a loro. Sono i mostri della porta accanto.

Aurora ha sedici anni, una testa che funziona molto bene, un corpo da modella e una formidabile autostima. Ha il carisma della star mentre cammina per le vie del paese a testa alta, i capelli lunghi sciolti sulle spalle, le gambe messe in mostra da una svolazzante microgonna. Stampato in faccia ha un sorriso da impunita che regala a tutti, anche se a lei non frega niente di nessuno. Frequenta il terzo liceo con profitto; le compagne la invidiano e i compagni le sbavano dietro, soprattutto Leonardo e Vieri. I due si professano migliori amici di Aurora, ma sono soprattutto i suoi complici.

Con il loro aiuto, infatti, la ragazza organizza piccoli furti nei centri commerciali e a scuola, per rivendere poi la refurtiva e comprarsi abiti e gioielli. La paghetta elargita dal padre, oculato commercialista, le basta appena per le piccole spese. Aurora ambisce a una carriera nel mondo del cinema o della televisione, e per far colpo in quell’ambiente bisogna frequentare i posti giusti, presentarsi in un certo modo… Insomma, ci vogliono soldi.

A furia di arrovellarsi, Aurora mette a punto una strategia che è certa le procurerà molto denaro, consentendole di lasciare la famiglia e quel paese che detesta per centrare l’obiettivo del successo. L’idea consiste nell’adescare in internet i pedofili tramite uno scambio di fotografie e messaggi, così da creare con i soggetti un rapporto di fiducia e farli cadere nel tranello del ricatto. Leonardo e Vieri partecipano al gioco andando a ritirare le buste con i soldi; si accontentano di una percentuale magra sui proventi, del resto è Aurora l’unica artefice del piano. Sarà infatti di Aurora il cellulare sul quale un brutto giorno appare il primo di una lunga lista di messaggi che trasformano in un incubo la vita della sedicenne.

“Il giorno degli orchi” conta centosettantasei pagine che ho letto senza prendere fiato, gustando una scrittura impeccabile e molto suggestiva. Il linguaggio usato dal grande Divier Nelli è di quelli freddi, micidiali, che vanno dritti al punto e non falliscono. Lo stile conciso sembra appartenere a un narratore che prende le distanze dalla storia, invece, a mio parere, è l’esatto contrario: egli fa parte del contesto, non si sforza di descriverlo, ed è così abile da offrirci un racconto nudo e crudo che non potrebbe essere più terrorizzante. La purezza espressiva fa sì che la storia diventi palpito nel cuore di chi legge. Se proprio dovessi fare un appunto a questo testo, sarebbe a causa della brevità: si resta di sasso sul finale; credo che qualche pagina in più per assorbire il colpo non avrebbe guastato. Al di là di questo, non c’è un solo cedimento nella tensione narrativa sorretta dall’urgenza di arrivare alla fine dell’incubo, ammesso che quella fine esista.
“Il giorno degli orchi” è un bellissimo noir che lascia il segno, la cui lettura consiglio a tutti, inclusi i ragazzi adolescenti.

Terri Casella Melville

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Lo scrittore:

Divier Nelli (Viareggio, 1974) vive a Firenze. Scrittore, editor, consulente editoriale e insegnante di narrazione, ha diretto i Gialli Rusconi. Ha esordito nel 2002 col romanzo La contessa, cui sono seguiti Falso binario, Il lungo inganno(scritto a quattro mani con Leonardo Gori), Amore dispari e Coma. Decine di suoi racconti sono apparsi su importanti riviste e antologie, tra cui Drugs (Guanda), di cui è stato anche curatore.
Candidato al Premio Giorgio Scerbanenco 2017 per il miglior romanzo noir italiano.