Michele Navarra – Solo Dio è innocente

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Editore Fazi / Collana DarkSide
Anno 2020
Genere Thriller
250 pagine – brossura e epub


Solo Dio è innocente, pubblicato per Fazi Editore, è il sesto volume della saga legal-thriller legata al personaggio dell’avvocato Alessandro Gordiani.
Michele Navarra è un avvocato penalista dal 1992 e sfrutta la sua esperienza sul campo per raccontarci, con la voce di Alessandro Gordiani, queste storie legal-thriller basate sui processi da lui condotti.
Gordiani è un romano sulla cinquantina, ha due figlie adolescenti che adora, ma va ancora in giro con la sua Vespa scassata.
È un personaggio che accusa il peso del suo lavoro e delle responsabilità che ne comporta, ma sa anche essere ironico e scherzoso.
La legge, spesso, lo mette di fronte a riflessioni sui concetti di legge e giustizia, che a suo parere, non sempre coincidono.
Il dover difendere un colpevole lo destabilizza e gli provoca profondi rimorsi di coscienza e grandi sensi di colpa, ma per fortuna è circondato da persone fantastiche che lavorano nel suo studio e per lui sono una seconda famiglia.

Anche in questo sesto capitolo, l’avvocato Gordiani e il suo staff, saranno alle prese con una bega non da poco.
Quasi sull’orlo delle meritate vacanze, Alessandro Gordiani, in fila per il deposito degli ultimi atti, prima delle agognate ferie, viene contattato da Carlo Serra: suo cugino Mario è stato accusato dell’omicidio di Gregorio Rutzu, un quindicenne. Tutto questo è avvenuto tra i paesi di Fonni e Govoi, in Sardegna, dove tra l’altro Alessandro si apprestava a partire per la sua vacanza, a Sorru, non troppo lontano.
Serra non sente ragioni, vuole che sia lui a difendere suo cugino, così invece di riparare a Sorru si ritrova a viaggiare per il carcere di Nuoro di Badu ‘e Carros.
L’antefatto a tutto questo è un odio viscerale tra le famiglie Rutzu e Serra. Odio che viene esaltato dal vecchio codice barbaricino, che travalica la legge e dice che i morti vanno vendicati. Quindi la storia è un lungo intreccio di vendette, rancori e di tanto sangue versato, non ultimo quello di Gregorio, un ragazzino di quindici anni. Il tutto sembrerebbe accaduto, perché Davide, il fratello maggiore di Gregorio, ha insultato davanti a tutto il paese, Mario Serra, dandogli dello zoppo.
Quindi di fronte a tutto ciò, al dottor Sangiorgi, pubblico ministero incaricato, non rimane che arrestare e accusare Mario Serra, per l’omicidio del piccolo Gregorio Rutzu, visto che il maggiore, testimone dell’evento, lo accusa di averlo ucciso.
Fosse così facile… Alessandro Gordiani si ritroverà invischiato in una storia che a volte lo destabilizzerà molto, perché non crede che il suo cliente sia completamente innocente, e questa è una delle cose che odia del suo mestiere. Come provare l’innocenza di Serra se neanche lui ci crede veramente e quando ogni indizio punta su di lui? Chi ha ucciso Gregorio e per quale motivo? Solo una cosa è certa: Solo Dio è innocente … ma delle volte nemmeno lui.

Solo Dio è innocente è un bellissimo legal-thriller, duro, ma affascinante, e cattura subito il lettore con il suo stile semplice e scorrevole e con i suoi personaggi ben caratterizzati. Bellissimo il linguaggio che usa lo scrittore per spiegare i passaggi di un processo, facilmente capibili, attraverso la sua scrittura semplice ed efficace. Perfetto il personaggio di Alessandro Gordiani, un avvocato sì, ma non di quelli pronti a tutto pur di guadagnare, non è un uomo spregevole, non è così sicuro di sé stesso, è un uomo semplice e non ha tutte le risposte pronte, e soprattutto, ha un’etica che vuole seguire: “Esistono dei mostri che non si possono difendere”.
Belli i personaggi di contorno, come Paolo, Patrizia e Filippo, la moglie Chiara e le due figlie adolescenti di Alessandro. Sono una famiglia allargata, che delle mangiate, come la parmigiana di Chiara, uniscono in solidarietà.
Consigliato!

Silvia Marcaurelio


Lo scrittore:
Michele Navarra, avvocato penalista dal 1992, nel corso della sua ormai decennale carriera ha avuto modo di seguire in prima persona alcune delle vicende giudiziarie più importanti della storia italiana, dalla strage di Ustica ai fatti della banda della Uno bianca. Proprio grazie alla sua esperienza sul campo, ha elaborato una convinzione che è quasi una dichiarazione di poetica: «Il processo penale italiano è assolutamente avvincente e anche spettacolare, basta essere capaci di rappresentare, con il giusto grado di tensione narrativa, ciò che avviene nelle aule giudiziarie». Ha inventato la figura dell’avvocato Alessandro Gordiani: romano, ultraquarantenne, con un taglio di capelli militare e una Vespa scassata, è un personaggio che si divide tra le pesanti responsabilità della professione e l’indole ironica e scherzosa. Gli obblighi di avvocato lo mettono spesso di fronte a riflessioni profonde sui concetti di legge e giustizia che non sempre, a suo parere, coincidono. Il dover difendere persone colpevoli gli causa talvolta penosi rimorsi di coscienza. Non è un solitario: il suo studio pullula di avvocati che insieme costituiscono una squadra. Ha una moglie e due figlie ed è decisamente bravo.