Fulvio Capezzuoli – La vacanza del Commissario Maugeri

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Editore Todaro / Collana Impronte
Anno 2023
Genere Giallo
200 pagine – brossura e ebook


Uno dei leit-motiv dei noir di tutto il mondo è che “uno sbirro è sempre uno sbirro” e anche il commissario Maugeri non fa eccezione, per cui è del tutto evidente che la sua vacanza in alta Val Brembana, che avrebbe dovuto essere fatta di aria buona per i delicati bronchi di suo figlio e relax per sé e la moglie Giovanna, è destinata a rimanere tale solo nelle intenzioni.
Il fattore scatenante di questo inopportuno intralcio risiede in alcune lettere anonime giunte alla locale stazione dei Carabinieri, che mettono in serio dubbio l’identità di un allevatore ritrovato morto alcuni anni prima riaprendo, di fatto, quello che era stato archiviato come un caso di morte accidentale.

In realtà il Maresciallo Acampora vorrebbe solo un consiglio del Commissario vista la sua riconosciuta esperienza di investigatore e la sua profonda conoscenza dei luoghi in cui ora si trova in villeggiatura ma che fino a due anni prima (siamo nell’Estate del 1947) lo avevano visto guidare alcune formazioni partigiane con il nome di battaglia di comandante Simone.

Ma le buone intenzioni dei due uomini di legge vengono frustrate dal ritrovamento di un cadavere nel greto di un torrente che si lega al caso menzionato nelle lettere anonime e, da quel momento in poi, prenderà corpo un’indagine vera e propria che alimenterà, da una parte l’istinto poliziesco di Maugeri e, dall’altra, un fortissimo disappunto della moglie per disinnescare il quale sarà Maugeri a chiedere aiuto al collega dell’Arma.

Il lavoro è complesso come lo sono tutte le indagini ma ciò che nel terzo millennio è banalmente semplice nel 1947 può essere tremendamente complicato a partire dalle comunicazioni quando ancora si organizzavano appuntamenti telefonici al bar del paese, che era l’unico dotato del prezioso apparecchio, per arrivare ai trasporti che scorrevano su strade spesso non asfaltate su mezzi di trasporto già di per sé tanto lenti quanto scomodi.

In questo Paese ancora alle prese con i traumi del conflitto appena concluso, Capezzuoli fa scorrere un noir interessante portando il lettore a conoscere la quotidianità di uomini e donne che vivono ancora la vita dura della montagna le cui fatiche non sono ancora state alleviate da un progresso tecnologico ai suoi albori, ma anche a incontrare persone che, per amore o per sete di vendetta affrontano viaggi in terre sconosciute.
E, soprattutto, i destini intrecciati di coloro che a causa degli stenti generati dalla guerra hanno dovuto lasciare il loro Paese. Alcuni con la speranza, spesso disattesa, di potervi fare ritorno e altri con la necessità di farlo dopo essersi messi nei guai in terra straniera.

Interessante a tale proposito è la presenza di un personaggio che trae la propria origine da un evento storico reale che coinvolse un’Armata di militari russi (Armata Vlasov) che, dopo avere agito a difesa di Leningrado dall’assedio nazista, dopo la cattura si misero al servizio proprio della Wehrmacht per evitare i lager e una parte di essi finì anche in Italia dove vennero impiegati fra la Val Brembana e la Valtellina.

Valtellina che Maugeri dovrà raggiungere seguendo le tracce che lo porteranno in quella zona di confine con la Svizzera dove ancora operavano gli “spalloni”, figure quasi mitiche di contrabbandieri che durante il conflitto da poco concluso facevano passare il confine in entrambi i sensi a merci, armi e persone determinandone più o meno consapevolmente il destino.

È un’immagine vivida della società italiana del secondo dopoguerra quella tratteggiata dalla narrazione e dai personaggi di Capezzuoli, primo fra tutti il Commissario Maugeri, marito fedele e ancor più fedele servitore di uno Stato alle prese con la sua rinascita democratica le cui difficoltà spesso nascono dalla necessità di sbarazzarsi dei momenti più oscuri del proprio recente passato.

Mauro Bossi


Lo scrittore:
Fulvio Capezzuoli, milanese. Critico cinematografico e collaboratore della Fondazione Cineteca Italiana, ha pubblicato diversi saggi sul cinema. Nel 2014 esordisce con il primo romanzo giallo: “Milano 1946, delitti a Città Studi” (8 edizioni), cui seguiranno altri 8 romanzi (e un racconto lungo) ambientati nella Milano degli anni ’40 con protagonista il commissario Maugeri.